VITE SBANDATE. BRIGANTAGGIO NEL BASSO SALENTO (1860-1866)

Ivan FERRARI, “Vite Sbandate. Brigantaggio nel basso Salento (1860-1866)

pp. 376, b/n (5 Tavv., 2 figg.) ISBN 978-88-97895-59-6, € 17.00

Edizioni Esperidi, luglio 2015

ESAURITO PRESSO L'EDITORE

17,00 €
Tasse incluse


Il volume. Vite sbandate. Brigantaggio nel basso Salento” è frutto di una ricerca che porta alla luce vicende e personaggi che animarono il basso Salento dopo l’Unità d’Italia, all’interno di quel movimento di protesta noto come “Brigantaggio”, dietro cui la propaganda risorgimentale nascose il traumatico insorgere di una vera e propria guerra civile. Un tema che negli ultimi anni è stato oggetto di una crescente attenzione da parte degli storici che hanno contribuito a squarciare quel velo d’oblio, sotto cui si celava una verità scomoda, per troppo tempo disprezzata. Il libro intende far riscoprire cosa in quel periodo avvenne, quali i personaggi e i fatti, narrati a partire non dalle fredde sentenze della Corte d’Assise, ma dalle deposizioni dei testimoni oculari, nel tentativo di riproporre il tutto con gli stessi occhi e sentimenti di chi li visse in prima persona. Ecco quindi narrate sommosse popolari, scontri a fuoco, assalti a postazioni militari, sequestri, retate, rapine, assassini, fucilazioni sommarie, evasioni, lotte corpo a corpo, arresti, tresche amorose, delazioni, rese, ecc., con sullo sfondo scorci del territorio tutt’ora esistenti, come i centri storici urbani con piazze, municipi, chiese, botteghe e abitazioni, o le aree agresti costellate di stradine, masserie, muretti a secco, oliveti, vigneti, giardini, palmenti, mulini e cappelle, ed aventi come protagonisti giovani salentini, i cui cognomi appaiono ancor oggi in molte delle realtà locali di cui un tempo erano parte.

 

L’autore. Ivan Ferrari, dopo aver conseguito la laurea in Beni Culturali e il dottorato in Topografia Antica, svolge attività di ricerca presso l’IBAM CNR di Lecce ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche a carattere storico, archeologico e tecnologico. Quest’ultimo contributo, che segue Alezio 2 giugno 1946 (Esperidi 2009) e La fiera della Lizza (Esperidi 2010), è figlio della grande passione dell’autore per lo studio della storia locale, che qui abbraccia l’intero territorio del basso Salento.