SONO STATO L'ASSISTENTE DEL DOTTOR MENGELE. Auschwitz dagli occhi di un medico ebreo-ungherese

Miklós Nyiszli, traduzione di Augusto Fonseca

“Sono stato l’assistente del dottor Mengele. Auschwitz dagli occhi di un medico ebreo-ungherese”

collana Memento

pp. 200, 29 immagini b/n, (Carta della dislocazione Lager nazisti in Europa), ISBN 978-88-5534-058-8, 20.00 €

Edizioni Esperidi, Gennaio 2021

 

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Il libro. “Questo libro rappresenta la descrizione dell’oltraggio più lucido e feroce mai inferto alla ragione umana e il resoconto coraggioso e tragico del processo di annichilimento assoluto di ogni sentire umano. Un libro, che per il suo contenuto documentale in grado quasi di terrorizzare, dovrebbe costituire un allarme di immensa portata per tutti gli uomini, sicché tutti gli uomini dovrebbero esserne a conoscenza. Insomma, un libro che non dovrebbe lasciare in differente” (Augusto Fonseca). La quinta edizione del libro si arricchisce di otto pagine e di una preziosa “Carta della dislocazione dei campi nazisti in Europa”, realizzata da Stefano Solazzo; inoltre, gli indici dei nomi di persona e dei luoghi geografici sono confluiti in un unico Indice Analitico.

L’autore. Miklós Nyiszli (1901, Somlyo, Ungheria; oggi Şimleul Silvaniei, in Romania – 1956, Nagyvárad, oggi Oradea, in Romania). Nel 1920, all’università di Kolozsvar inizia gli studi di medicina che poi conclude nel 1930 a Breslavia (Breslau, in Germania; oggi Wrocław, in Polonia). Nel 1937 si trasferisce con la famiglia nel paesino di Vişeude Sus, che viene a trovarsi, nel 1940, entro i confini dell’Ungheria. Con l’occupazione tedesca di questo Paese, il nuovo governo filotedesco di Sztójay, dà corso alla deportazione di circa 800.000 Ebrei, tra i quali c’è anche il dottor Nyiszli con la sua famiglia. Grazie alla sua specializzazione in medicina legale, Nyiszli viene “usato” dal dottor Mengele per la dissezione dei cadaveri dei gemelli e di persone affette da nanismo. Essendo alloggiato in uno dei locali del crematorio 1(2) di Birkenau, egli ha praticamente accesso ai segreti più reconditi del campo. Evacuato dal CC di Auschwitz nel gennaio del ‘45, solo il 5 maggio successivo torna in libertà, dal campo di Ebensee. Finita la guerra il dottor Nyiszli scrive i suoi ricordi, che vengono pubblicati in ungherese nel 1946 e poi tradotti in molte altre lingue. L’anno successivo è al processo di Norimberga, testimone a carico della società IG Farbenindustrie, rifornitrice del famigerato Zyklon B.

 

Il traduttore. Augusto Fonseca (1943, Taviano), lunga esperienza di lettore presso università dei Paesi Slavi, italianista e slavista poliglotta, ha tradotto, tra i tanti, dal macedone Cieli remoti di Boris Višinski, dal bulgaro il romanzo Lo strano cavaliere del libro sacro di Anton Dončev e dal serbocroato il romanzo Il buio di David Albahari. Nel 2003, presso Zane Editrice, fonda e dirige la collana Slavica, inaugurata con la traduzione dal polacco “…e adesso mio fratello t’ammazzerà! Reportage e riflessioni sula guerra in Jugoslavia 1990–1994” di Tadeusz Olszański.